Sistemista informatico: cosa fa e come avviene la ricerca

Il sistemista informatico

L’era della trasformazione digitale ha cambiato tutte le nostre abitudini, il nostro modo di vivere e anche quello di lavorare. La rivoluzione tecnologica che accompagna il processo di innovazione ha determinato la scomparsa di alcune professioni ritenute obsolete nel nuovo contesto, ma ha anche configurato nuovi profili lavorativi di tipo specialistico in grado di governare i sistemi digitali.

Tra queste nuove figure professionali, la più completa e ricercata è sicuramente quella del sistemista informatico, ovvero un tecnico altamente specializzato che rappresenta l’evoluzione professionale del tecnico hardware e del tecnico software, infatti racchiude in sé le competenze di entrambi, con particolare riferimento all’architettura delle reti informatiche e ai sistemi che gestiscono grandi quantità di dati attraverso le infrastrutture di comunicazione. Quindi molte aziende, ormai, si trovano ad avere bisogno della ricerca e selezione di un sistemista informatico.

Sistemista informatico: cosa fa

Il sistemista informatico ha il compito di creare sistemi informatici e la responsabilità di gestirli in efficienza svolgendo tutti quei compiti necessari per mantenerli funzionanti e sicuri.

In particolare, le principali attività afferenti a questo profilo professionale riguardano la progettazione e la realizzazione di reti informatiche, ovvero delle infrastrutture necessarie affinché determinati sistemi siano interconnessi e comunicanti ed inoltre, rientrano nel suo ruolo la manutenzione, l’installazione e l’aggiornamento dei vari componenti software e hardware della rete.

In particolare, ecco cosa fa il sistemista informatico:

  • progettare e realizzare sistemi client-server, intendendo con questo termine un’architettura di rete nella quale un client, o terminale, si connette ad un server, in molti casi identificato anche come host, per la fruizione di risorse condivise che possono essere hardware e/o software;
  • gestire i server, i computer system, le networks, l’hardware e il software;
  • padroneggiare i principali sistemi operativi: Windows, Linux, Mac, Unix;
  • conoscere le principali piattaforme cloud il cui utilizzo oggi è molto diffuso per i numerosi vantaggi che offrono alle aziende, come l’uso di risorse condivise, la flessibilità, ma soprattutto la possibilità di utilizzare servizi informatici evoluti senza dover acquistare e gestire direttamente hardware e software costosi;
  • assemblare i vari componenti hardware ed eseguire procedure di installazione e configurazione di tutti i componenti della rete informatica locale;
  • verificare l’efficacia dei sistemi informatici con costante manutenzione ordinaria e straordinaria, ovvero controllare la corretta funzionalità con test di routine, anche da remoto, mantenere aggiornata la rete e i suoi componenti, svolgere periodici backup per mettere in sicurezza i dati e proteggerli da danni o malfunzionamenti ed infine predisporre piani di recupero degli stessi dati in situazioni di emergenza;
  • implementare i sistemi di sicurezza delle reti e dei dati, ovvero gestire la cyber security attraverso i firewall e sistemi di controllo degli accessi per impedire violazioni e/o entrate non autorizzate, definendo le procedure per ottenere il riconoscimento degli utenti abilitati. Configura i sistemi di autenticazione e login, controlla l’accessibilità alla rete (internet o intranet che sia) e il rispetto della normativa sulla privacy nel trattamento dei dati conservati nel sistema.

Ricerca e selezione sistemista informatico

Spiegato cosa fa il sistemista informatico, passiamo ora a vedere come procedere nella ricerca e selezione di questa figura, che deve avere caratteristiche e competenze ben definite.

Caratteristiche richieste

Non meno importanti delle competenze tecniche, per il completamento del profilo professionale, sono da considerare le soft skill, dette anche competenze trasversali, ovvero quelle attitudini personali che permettono all’individuo di integrarsi nell’ambiente, di avere un atteggiamento positivo e proattivo nei confronti del lavoro e dei colleghi, di essere identificato come un punto di riferimento nel lavoro in team, di avere capacità organizzative ed essere creativo.

Il sistemista infatti, come responsabile della rete, deve avere doti comunicative e di problem solving per riuscire ad individuare rapidamente il difetto e superarlo nel più breve tempo possibile. Queste qualità sono indispensabili per fronteggiare i problemi, correggere gli errori ed essere riconosciuto come collaborativo e di supporto per gli altri utenti.

Requisiti

Nella ricerca e selezione di un sistemista informatico importante è anche la conoscenza dell’inglese tecnico, non è richiesta obbligatoriamente la laurea, anche se molte aziende orientano il loro interesse preferibilmente ai laureati in Informatica, ingegneria elettronica, eccetera. Per l’accesso al ruolo di sistemista è infatti sufficiente il diploma di perito informatico o similari.

Per un sistemista non è indispensabile conoscere i linguaggi di programmazione come Java e PHP, però avere una certa familiarità con i concetti di programmazione e gli script risulta utile e apprezzato nelle fasi di ricerca e selezione del sistemista informatico. Valore aggiunto, perché molto apprezzati dalle aziende, sono i corsi e le certificazioni rilasciate da Cisco, Microsoft, Linux, eccetera.

Orario di lavoro

In linea generale l’orario di lavoro, se alle dipendenze dirette di un’azienda, rientra nel normale full time tradizionale, tuttavia, proprio per la delicatezza e le responsabilità legate al ruolo che ricopre, il sistemista informatico prevede forme di flessibilità che gli consentano di effettuare operazioni di manutenzione e aggiornamento in fasce serali o in giorni della settimana, anche festivi, in modo tale da non interferire con le normali attività lavorative. E’ prevista inoltre l’opzione di reperibilità h24 per emergenze e/o violazioni dei sistemi.

Percorsi professionali

In una realtà dove siamo sempre tutti, o quasi, connessi ad internet scegliere di utilizzare e approfondire le proprie competenze informatiche per diventare un sistemista informatico, si può sicuramente indicare come una scelta in linea con il mercato del lavoro, visto il costante aumento della richiesta di tale figura professionale.

Un sistemista informatico trova collocazione in tutte le realtà che utilizzano i sistemi informatici per la loro operatività, quindi la ricerca e selezione di un sistemista informatico riguarda imprese e uffici di qualsiasi tipologia, banche, enti pubblici e, ovviamente, i centri elaborazione dati che ospitano i server, le memorie e tutte le apparecchiature necessarie al controllo dei processi e proprio per questo funzionano 24 ore al giorno.

Le offerte di lavoro per tale figura professionale possono provenire anche da aziende che offrono i cosiddetti servizi di outsourcing informatico, si incaricano cioè di gestire i sistemi informatici di altre aziende.

Gli sbocchi professionali di un sistemista informatico, quindi, possono avere diverse connotazioni, infatti per i compiti che deve svolgere può essere una figura alle dirette dipendenze dell’azienda, oppure può essere dipendente presso una società informatica esterna a sua volta appaltata da un’azienda o da un Ente ed infine può essere individuato anche come consulente esterno autonomo, che quindi può lavorare contemporaneamente per più committenti.

I nostri servizi di consulenza, specializzati nella ricerca e selezione di personale qualificato, ci consentono di aiutare chi si rivolge a noi perché operiamo selezioni mirate delle candidature, che reperiamo attivamente e passivamente dalle nostre banche dati. Per un preventivo gratuito e senza impegno vi invitiamo a rivolgervi a noi attraverso l’apposito modulo.

La ricerca e selezione del Responsabile Qualità

Per comprendere bene il concetto sulla fondamentale importanza di una figura del genere, e l’importanza di un’attenta ricerca e selezione del Responsabile Qualità, basta informarsi sui suoi compiti e responsabilità.

In generale, il Responsabile Qualità ha il compito di coordinare e gestire le attività di gestione della qualità dei processi produttivi, per garantire agli stessi specifici standard. Nel dettaglio svolge attività che interessano l’intero processo produttivo, un’azione ad ampio raggio, di controllo, delicata, impegnativa e di enorme responsabilità. Elabora le misure utili per monitorare il flusso di produzione e per garantire alti standard qualitativi in tutti gli step di lavorazione: dall’inizio delle attività fino alla realizzazione dei prodotti finiti da mettere sul mercato.

Il Responsabile Qualità ha il compito di pianificare le attività di controllo e della gestione dei sistemi documentali delle varie fasi, così da assicurare il rispetto delle norme nazionali e internazionali pertinenti al settore in questione. In tale logica la collaborazione fattiva e continua con i vari responsabili è necessaria e fondamentale. Un’altra essenziale mansione, riconducibile a questa figura professionale, è quella della definizione di un sistema di indicatori per controllare le prestazioni e assicurare livelli di qualità costanti e a lungo termine.

Il Responsabile Qualità raccoglie e mette insieme continuamente informazioni reperite da ogni parte (sistemi di controlli, fornitori, consumatori) per identificare eventuali difetti e sviluppare azioni di miglioramento per contrastare le carenze individuate. Azioni di miglioramento e correttive da intraprendere immediatamente nel caso in cui non vengano raggiunti gli standard di qualità preventivati e, dunque, da mettere in campo per sanare le circostanze di non conformità. Il Responsabile Qualità, inoltre, si relazione con gli ispettori esterni incaricati al controllo dei processi di lavorazione e con altri tecnici specializzati.

Riepilogando, i compiti principali di un Responsabile Qualità potrebbero essere i seguenti:

-stesura e revisione della pianificazione di qualità di un’azienda;

-definizione della documentazione di gestione della qualità (sistema qualità);

-monitoraggio delle procedure aziendali per controllare la corretta applicazione dei protocolli stabiliti;

-verifiche ispettive interne;

-analisi ed elaborazioni delle informazioni per risalire al gradimento dei consumatori;

-valutazione dei fornitori per garantire la conformità con i requisiti tecnici;

-raccolta di informazioni e dati statistici per controllare le prestazioni;

-definizione delle criticità in seguito alla mappatura delle procedure aziendali;

-previsione di misure correttive in caso di necessità;

-sviluppo di nuovi essenziali concetti di qualità: dalla qualità dell’organizzazione aziendale alla qualità del prodotto finale;

-stretta collaborazione con altri responsabili aziendali e periodica informazione ai vertici sull’andamento dei sistemi di gestione della qualità.

Una serie impegnativa di compiti da portare avanti esclusivamente con determinati requisiti, competenze e grande senso di responsabilità. Nessuna professione si può improvvisare dal nulla, tantomeno quella così delicata del Responsabile Qualità. Una volta compresi bene quali sono i compiti e la valenza del ruolo, ora passiamo a vedere di seguito i requisiti e le competenze utili per svolgere questa professione e per la ricerca e selezione del Responsabile Qualità.

Responsabile Qualità: requisiti e competenze

La formazione utile per diventare un Responsabile Qualità cambia a seconda del campo di interesse. A titolo esemplificativo, per ricoprire questo ruolo in un’azienda metalmeccanica sono ovviamente particolarmente indicati profili con competenze tecniche di settore. Per chi ricerca e seleziona un Responsabile Qualità la laurea specialistica è di sicuro un biglietto da visita fondamentale, tuttavia con un’esperienza consolidata nel campo è possibile svolgere questi compiti anche senza il possesso della laurea. Un diploma può anche essere sufficiente se accompagnato da anni di esperienza e una formazione specifica sul campo.

Al di là del titolo di studio, che comunque non è affatto un dettaglio, la frequenza di un corso in Quality Management presso uno dei centri di formazione è molto opportuna per chi vuole intraprendere questo tipo di lavoro. Corsi di formazione specifici sulle tecniche di campionamento, sui sistemi di controllo dei processi, sulla verifica dei materiali non conformi, sulle tecniche per migliore gli standard di qualità, sull’impiego dei programmi gestionali, sulle ispezioni e sulle disposizioni normative in tema di qualità.

Percorsi formativi completi e molto utili per accrescere le nozioni e le competenze e per svolgere delle attività aziendali importanti come quelle riconducibili alla figura professionale del Responsabile Qualità. Un lavoro delicato che non è possibile inventare e svolgere senza soprattutto le conoscenze:

-dei sistemi di gestione della qualità;

-dell’analisi dei processi e delle tecniche di controlli;

-la conoscenza dei requisiti della normativa ISO 9001 riguardo i processi aziendali.

Inoltre, il Responsabile Qualità non può prescindere da buone capacità relazionali, dalle abilità comunicative, da una certa autonomia in fatto di problem solving e da ottime capacità di resistenza allo stress. Un ruolo che prevede infatti oltre che interventi gestionali, di controllo e correttivi anche relazioni e confronti con clienti e fornitori, specie se si lavora in aziende o per aziende di un certo tipo e dimensione.

Responsabile Qualità: sbocchi di lavoro

Gli sbocchi professionali di un Responsabile Qualità sono numerosi e di diversa natura. Inoltre, è possibile diventare Responsabile Qualità dopo aver svolto compiti manageriali in altre aree di un’azienda. I campi di interesse per intraprendere questa carriera professionali sono quindi diversi, è sufficiente dare un’occhiata alle proposte di lavoro.

La ricerca e selezione del Responsabile Qualità interessa, ad esempio, le aziende tessili, di abbigliamento, alimentari, chimiche-farmaceutiche e altri molti settori. Differenti sbocchi di lavoro che offrono la possibilità di una carriera anche in qualità di liberi professionisti come consulenti esterni oppure in qualità di formatori per enti e imprese. Diverse opportunità in vari campi produttivi e in diversi contesti, per un lavoro sì impegnativo ma anche gratificante sotto ogni punto di vista. Tra l’altro, in base alle realtà lavorative, cambiano molto pure le necessità di effettuare delle trasferte per confronti fattivi con fornitori e clienti.

Come detto le opportunità di lavoro non mancano affatto, a patto però di rispondere a precisi requisiti, competenze ed esperienze di settore. Questo perché il ruolo di Responsabile Qualità è particolarmente impegnativo, stressante e dispendioso, dalle sue azioni dipendono molte delle fortune e il futuro di un’azienda. Quest’ultima può infatti diventare e restare competitiva sul mercato per lungo tempo solo commercializzando prodotti finali di alta qualità e gradimento, da questo punto di vista proprio i rigorosi controlli durante tutte le fasi di produzione fanno la sostanziale differenza.

Grosse responsabilità, stress e fatica ma anche ottimi margini di guadagno per una figura professionale di Responsabile Qualità. In effetti trattasi di una professione ben retribuita, particolarmente ricercata e gratificante. Ogni azienda che si rispetti oggi molto difficilmente può rinunciare a un professionista simile, perché proprio la qualità dei prodotti finali incide notevolmente sul business vincente di un’impresa e sulla fiducia o meno dei consumatori.

Per ulteriori informazioni in merito ai nostri servizi è possibile compilare il modulo di richiesta.

Ricerca rappresentanti: come funziona

La ricerca rappresentanti è un’attività di recruiting di massima importanza per le aziende, a prescindere da quale sia il settore operativo, di conseguenza è fondamentale gestirla nel modo più accurato e professionale possibile. Se ci si chiede perché, la miglior risposta non può che essere quella di scoprire chi è il rappresentante, come si muove nello svolgimento della sua professione e quali sono i suoi obiettivi.

Il rappresentante: utilità e obiettivi di questa figura

Come si può intuire dal nome, il rappresentante è un professionista che rappresenta l’azienda per cui lavora a prescindere da quale sia il luogo in cui incontra i potenziali clienti, e il suo obiettivo primario è quello di vendere.

L’utilità di questa figura, in realtà, può essere anche complementare, ad esempio per quel che riguarda la gestione dei rapporti con clienti già acquisiti, come anche nell’ottimizzazione dell’immagine e dell’identità aziendale, ma la sua finalità principale è appunto quella di vendere quanto proposto dall’azienda di cui è mandatario.

È interessante sottolineare che i rappresentanti possono essere distinti in monomandatari, quando operano esclusivamente per un’azienda, e plurimandatari, quando sono invece attivi per più società.

Tutte le aziende hanno l’esigenza di vendere, di conseguenza avvalersi del supporto di rappresentanti può essere utile per imprese operanti nei settori più disparati. La figura del rappresentante è diffusa tra le aziende che propongono servizi e che vendono prodotti.

Che tipo di lavoratore è il rappresentante?

Il rappresentante non è un lavoratore dipendente, bensì è un libero professionista, un lavoratore autonomo che, in quanto tale, può gestire la propria attività con grande flessibilità e senza particolari vincoli.

Sulla base di quanto detto si potrebbe erroneamente credere che la ricerca di rappresentanti non sia così complicata e che possa essere compiuta senza particolari attenzioni, dal momento che l’azienda non è chiamata ad assumere e che le retribuzioni di questi lavoratori normalmente sono fortemente legate agli effettivi risultati ottenuti.

Come detto in precedenza, questi lavoratori hanno il delicato compito di rappresentare l’azienda negli incontri con i clienti, di conseguenza hanno una grandissima responsabilità che va ben al di là del raggiungimento dell’obiettivo commerciale.

I tanti aspetti da valutare nella ricerca di rappresentanti

Per l’azienda commercialmente ambiziosa e lungimirante la ricerca di rappresentanti è un’attività non solo importantissima, ma anche molto difficile da effettuare.

Sicuramente è importante che un professionista abbia già delle esperienze di vendita, tuttavia va rilevato che, in questo lavoro, sussistono delle differenze enormi in relazione al tipo di prodotti e servizi che vengono venduti.

Volendo fare un esempio pratico, un rappresentante che per anni si è occupato con risultati lusinghieri della vendita di polizze assicurative potrebbe non essere il candidato ideale per un’azienda che offre dei servizi di Web Marketing, per la quale potrebbe essere preferibile optare per un candidato con minori esperienze di vendita, ma che ha un’ottima familiarità con il mondo digital avendo già lavorato in questo settore, se pur in un ruolo differente.

Esperienza e specializzazione sono dunque due tasselli molto importanti nella ricerca e selezione di aspiranti rappresentanti, tuttavia, come visto, l’uno non implica necessariamente l’altro, senza trascurare molti altri fattori che devono essere adeguatamente valutati.

La motivazione, ad esempio, è un aspetto fondamentale, da intendersi non soltanto come desiderio di lavorare e di mettersi in gioco, ma anche come particolare interesse che il candidato può avere nei confronti di un determinato settore: scegliere dei rappresentanti che credono fortemente in quanto proposto dall’azienda, magari perché lo reputano socialmente utile o semplicemente innovativo, è un qualcosa che può garantire un grande valore aggiunto.

A tutto ciò si aggiungono le varie “skills” che dovrebbero contraddistinguere un buon rappresentante, ovvero una buona comunicazione, la capacità di essere persuasivo, la propensione ai rapporti interpersonali e via discorrendo, tutti aspetti molto rilevanti che meritano di essere valutati con la dovuta attenzione.

Ricerca rappresentanti: perché rivolgersi a un’agenzia specializzata?

È davvero evidente, dunque, che la ricerca di rappresentanti sia un’attività molto complessa in cui nulla può essere lasciato al caso, di conseguenza non può che essere una buona idea quella di affidare questi processi di selezione a delle società specializzate in Digital Recruiting.

Le agenzie specializzate nella ricerca rappresentati possono essere provvidenziali non solo perché hanno un’esperienza ed un know-how tale da individuare in modo molto efficace i profili più adatti all’azienda cliente, ma anche perché sanno valorizzare al massimo tutti i canali tramite cui raggiungere degli ottimi potenziali candidati, anche quelli meno convenzionali, senza trascurare la disponibilità di database di professionisti specializzati da cui possono attingere in modo pressoché immediato.

Il ruolo dei rappresentanti

L’importanza dei rappresentanti e dei relativi processi di ricerca e selezione è dunque primaria. Quando si parla dei rappresentanti non bisogna pensare esclusivamente al classico incontro che questi professionisti organizzano con il potenziale cliente: in un’epoca così fortemente tecnologica quale quella attuale, infatti, queste figure possono svolgere al meglio il loro lavoro anche gestendo i loro contatti in maniera digitale, o comunque tramite canali non convenzionali.

Come si diceva in precedenza, un buon rappresentante è ampiamente abituato a gestire il proprio lavoro in modo autonomo, ben consapevole del fatto che l’obiettivo primario dell’azienda è l’ottenimento del risultato commerciale.