Ricerca agenti di commercio: come e perché?

Chi è l’agente di commercio e che cosa fa?

La ricerca di agenti di commercio mira a selezionare un professionista con delle competenze in grado di collaborare in contatto con le aziende da cui riceve mandati esclusivi o multipli per vendere prodotti o servizi.

L’agente di commercio è un imprenditore con partita IVA che riceve un mandato da un’azienda o da parte di più società per rappresentarle nel promuovere e vendere una serie di prodotti o servizi.

L’agente di commercio è un lavoratore autonomo senza vincoli di orario, basa la sua efficacia produttiva sulla competenza e sulla capacità d’instaurare dei rapporti personali basati sulla collaborazione e la fiducia tra le parti.

Il lavoro dell’agente di commercio esula da una contrattazione subordinata, infatti le aziende si affidano a questo profilo professionale proprio per la versatilità della figura.

L’agente di commercio si auto regola e si organizza, tenendo a mente gli interessi dell’azienda mandataria e le logiche del fatturato, il venditore guadagna sulla base di un rimborso spese (non sempre applicabile) e sulle percentuali riconosciute sulle vendite. L’agente di commercio ha nella sua mission l’interesse a produrre e generare fatturato, ma nel massimo rispetto del brand rappresentato, della trasparenza e della correttezza dei rapporti.

Obiettivi della ricerca agenti

La ricerca di agenti di commercio punta a individuare dei profili a cui le aziende potranno dare un mandato plurimo con più prodotti o un incarico dedicato a un solo settore. L’attività dell’agente di commercio può indirizzarsi verso altre aziende, verso l’ingrosso, ma anche nei confronti della vendita al dettaglio o della vendita a privati.

Il contratto che lega l’agente con un’azienda può essere di tipo monomandatario o plurimandatario. Nel primo caso gli agenti promuovono una sola azienda. Gli agenti plurimandatari svolgono a pieno il loro compito d’imprenditori commerciali autonomi, potendo rappresentare più aziende e dedicandosi alla sola vendita e promozione, evadendo con le stesse un rapporto vincolato alla funzione commerciale.

Perché la ricerca di agenti?

La risposta è banale: lo fanno tutte le aziende che necessitano di proporre al meglio prodotti o servizi con un’azione mirata presso i possibili acquirenti. La rete commerciale, strutturata con agenti di commercio radicati sul territorio, può generare un aumento considerevole delle vendite. Un’organizzazione commerciale strutturata con validi professionisti del settore ottimizza, rende efficace ed economico il rapporto tra le risorse impegnate e risultati ottenuti.

Le aziende che ricercano gli agenti, lo fanno per ottenere vantaggi nella rete commerciale, senza impegni economici standardizzati. Le società che hanno una vasta rete di agenti di commercio possono raggiungere un’ottima presentazione del prodotto o del servizio venduto, il marchio in questo modo è presente su tutti i mercati territoriali.

Per queste ragioni molte aziende sono sempre alla ricerca di agenti di commercio. L’agente di commercio è il motore strategico per costruire una rete di vendita che implementi il fatturato complessivo del proprio business.

Ricerca agenti di commercio e creazione di una rete di vendita

Per creare una rete di vendita efficace bisogna partire dalla ricerca di agenti di commercio, per selezionare degli abili e motivati venditori. Non è un processo semplice e breve, ma è il frutto di un lavoro lungo, consolidato e strutturato nel tempo e negli anni, fatto di relazioni basate sulla fiducia e sulla corretta comunicazione tra le parti.

Per arrivare a produrre un consistente aumento delle vendite che è lo scopo principale della rete di venditori, si presuppone la messa in campo di un modello e di una tecnica di vendita efficace e comune a tutti i componenti dell’organizzazione.

La rete si basa su una catena di comando definita e deve essere organizzata con delle basi gestionali chiare. I venditori qualificati, possono lavorare al meglio generando profitti per l’azienda solo se la filiera è funzionale e senza tentennamenti. Infatti una rete commerciale può funzionare perfettamente e dare risultati ottimali per le vendite, solo se è organizzata correttamente e se poggia su una solida base gestionale.

Formazione degli agenti di commercio

Generare un’efficace rete di vendita è il frutto sinergico di più componenti.
La mera ricerca non è sufficiente per far crescere automaticamente le vendite e i fatturati, servono diverse azioni sinergiche e coordinate tra di loro che comprendono la formazione del personale commerciale e l’efficacia gestionale.

Una rete commerciale efficace e producente, necessita di un numero di agenti debitamente formati e con esperienze consolidate. La formazione è spesso disattesa all’interno delle organizzazioni strutturate per la vendita, questo atteggiamento “negazionista” parte da un retroterra culturale che vede le aziende intenzionate a ridurre i costi ritenuti, erroneamente, inutili.

D’altra parte anche gli agenti commerciali più esperti hanno poca propensione all’apprendimento permanente e continuo.

La formazione è molto spesso intesa come un costo d’abbattere e non si comprende la correlazione diretta con il core business aziendale. Un investimento formativo sulle risorse umane può avere delle ricadute economiche positive per l’azienda.

Questo processo virtuoso mira anche alla qualificazione della rete dei venditori, che risulteranno motivati e sempre più produttivi.

Alcune regole per creare una rete vendita

Per mettere in campo un’efficace rete commerciale di vendita, bisogna disciplinare i seguenti processi:
a) studio dei livelli retributivi e della concorrenza;
b) pianificazione dei costi;
c) gestione del settore vendite (formazione del personale di vendita, politiche di vendita e politiche di marketing).

Studio dei livelli retributivi e della concorrenza

La retribuzione è uno degli elementi motivazionali con cui un agente di commercio sceglie di rispondere ad un’offerta di lavoro. L’azienda che deve espandere la propria rete commerciale, in alcuni casi, ha la necessità di verificare cosa offre il mercato sul piano retributivo, e che tipo di offerta potrebbe spingere un agente di commercio qualificato ad accettare un mandato di collaborazione.

Sul web ci sono tantissime ricerche di agenti di commercio in atto ogni giorno, molte restano inevase, i venditori validi con esperienza disponibili sul mercato sono inferiori all’offerta e alle selezioni collegate.

La ricerca di agenti di commercio è destinata a restare inefficace, o darebbe scarsi risultati, se l’offerta economica non fosse interessante per un venditore esperto. Conoscere cosa vuole la domanda, è un buon viatico per modulare una ricerca agenti di successo. Sapere quali sono i livelli retributivi dei concorrenti, è utile per quantificare anche gli investimenti da destinare alla strutturazione di una rete di venditori efficace.

La rete non si alimenta economicamente da sola, ma dev’essere incentivata con benefit e incentivi allettanti che motivino e facciano avvicinare le migliori professionalità alla proposta sottoposta al mercato.

La ricerca agenti parte anche dalla pianificazione dei costi

I migliori venditori sono sempre alla ricerca delle aziende meglio strutturate, in grado di sostenere il loro impegno con gratificazioni economiche di varia natura. Le aziende nella ricerca di agenti di commercio stimolano l’interesse dei venditori con offerte economiche che comprendono numerose formule, si va dalle provvigioni a percentuale, alla copertura di tutte le spese, alla dotazione della macchina aziendale, o a un pacchetto di clienti sicuro e che fidelizza gli acquisti e tutta una serie di altri premi.

La ricerca di agenti di commercio è un vero Far West e vede la proliferazione di tantissime offerte per incentivare l’adesione alla rete dei migliori venditori commerciali presenti sul mercato.

Possiamo dire che il venditore meno esperto o alle prime armi è più disposto a rischiare e a sperimentare soluzioni retributive, ma in astratto darebbe minori garanzie sui risultati a breve e medio termine. Il venditore con esperienza, ricerca garanzie immediate e probabilmente da risultati sul breve termine, ma ha anche meno disponibilità a innovare e ad auto formarsi.

Investire sui nuovi profili è sempre un rischio, ma è un profilo più permeabile a recepire le novità, a sperimentare e a seguire i percorsi formativi.

Scegliere un profilo poco strutturato in una ricerca di agenti di commercio, potrebbe diventare una scommessa a lungo termine, ma non tutte le aziende possono aspettare e declinare le loro aspettative di fatturato su tempi lunghi. Molte aziende non hanno nemmeno la struttura per investire sui giovani e per formare gli agenti.

Gestione del settore vendite

Investire in formazione è sempre un elemento di sicuro successo. Gli agenti di commercio presenti in una rete commerciale non possono utilizzare strategie di vendita auto determinate o frutto di esperienze consolidate ma empiriche.

Le reti commerciali, pensate con una struttura capillare di agenti debitamente formati, capaci di utilizzare strategie e sistemi di vendita comuni, efficaci e funzionali, risultano avvantaggiate.

Un’azienda che investe nella rete commerciale, in formazione e strategie di marketing, ottiene sicuri risultati nell’efficace strutturazione dei processi di vendita.

Un’azienda deve avere chiari tutti questi aspetti per motivare i venditori.

La ricerca e selezione di agenti di commercio

La selezione degli agenti di commercio è il frutto di campagne mirate di recruitment. Vedremo quali sono le tecniche per la ricerca dei migliori profili professionali, azioni che vanno precedute da valide fasi propedeutiche che abbiamo illustrato in sintesi nell’articolo.

Le banche dati di agenti di commercio facilitano il compito nella ricerca perché presentano i profili di agenti suddivisi per settori e mercato di operatività. Le banche dati offrono anche i dettagli sull’esperienze e sui fatturati ottenuti nelle precedenti prestazioni e collaborazioni con aziende similari.

Per effettuare una ricerca di agenti di commercio bisogna aver chiaro il profilo da ricercare, magari anche con delle possibili e minime varianti. Non sempre è facile trovare sul mercato esattamente il profilo che si è individuato. L’individuazione e la definizione del profilo è la fase fondamentale nella ricerca, da lì parte l’eventuale successo dell’azione.

Il profilo professionale dell’agente una volta definito è funzionale per le ricerche effettuate in proprio dall’azienda. Ancor di più se ci si affida a una società intermediaria che opera nel settore delle risorse umane, in questo caso le informazioni devono essere subito messe a disposizione per rendere efficace l’attività.

Solo a questo punto si può mettere in campo una vantaggiosa strategia di ricerca tarata sul profilo individuato, in questo caso relativo all’agente di commercio. La strategia di ricerca non è univoca, può prevedere azioni combinate e sinergiche che utilizzano più livelli comunicativi e strumenti, sia tradizionali e anche utilizzando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Genericamente il processo di ricerca e selezione di agenti di commercio si compone dei seguenti passi:
a) raccolta candidature di agenti di commercio;
b) analisi delle candidature;
c) colloqui di selezione.

Raccolta candidature di agenti di commercio

Per gestire questa fase si utilizzano banche dati di agenti di commercio, pubblicazione di offerte di lavoro e strumenti non tradizionali come ad esempio i motori di ricerca, che hanno avviato da tempo dei contenuti per promuovere le campagne pubblicitarie mirate, con le quali si può definire il target delle persone a cui rivolgersi, il messaggio non arriva a pioggia a tutti, ma in maniera selettiva anche in base agli interessi degli utenti.

Analisi delle candidature

Questo lavoro di gestione e selezione delle candidature non è un servizio disponibile e organizzato in alcune aziende, anche perché richiede una formazione specialistica che trova una scarsa collocazione in altri periodi del ciclo produttivo, commerciale e gestionale.

Nel nostro caso per analizzare le candidature ricevute utilizziamo strumenti di recruitment all’avanguardia, dove i profili migliori vengono selezionati e inviati a un form online con domande specifiche, con il quale si possono verificare le competenze professionali che il candidato possiede, rapportate all’offerta di lavoro richiesta ed effettuare un’ulteriore scrematura. Con questi strumenti tecnologici si possono valutare contestualmente e velocemente migliaia di candidature che normalmente richiederebbero un lavoro immane e lungo.

Il colloquio per la ricerca agenti

Il contatto diretto in presenza tramite un colloquio è l’aspetto definitivo che fa la differenza nella decisione e sulla scelta dell’agente di commercio che meglio può ricoprire il ruolo.

A questo step è necessario che arrivino un numero di candidature sufficiente a permettere al recruiter di svolgere al meglio il suo compito di esaminatore delle competenze lavorative.

Il lavoro effettuato dovrebbe dare vita ad un documento con il quale il venditore viene presentato, insieme al curriculum, al responsabile dell’azienda che ricerca agenti.

Ricerca agenti di commercio estero

Aprire una sede all’estero richiede degli investimenti ingenti come anche la continua presenza in fiere internazionali. È possibile ovviare a questi necessari e ingenti investimenti per internazionalizzare un’impresa, con la ricerca di agenti di commercio e di partner che lavorano all’estero o che svolgono un ruolo di distributori fuori confine.

Le piccole e medie imprese possono cercare di essere presenti sui mercati internazionali mediante la ricerca di agenti di commercio e di profili che operano all’estero. In questo modo è possibile collocare i servizi o i prodotti sui migliori mercati di riferimento mondiali.

Conclusione

Ci rendiamo conto che l’argomento trattato è un tema piuttosto ampio e sicuramente un singolo articolo difficilmente può risultare esaustivo e rispondere a tutte le perplessità o curiosità. Per questo motivo rimaniamo a disposizione per qualsiasi richiesta di chiarimento.

La ricerca e selezione del Responsabile Qualità

Per comprendere bene il concetto sulla fondamentale importanza di una figura del genere, e l’importanza di un’attenta ricerca e selezione del Responsabile Qualità, basta informarsi sui suoi compiti e responsabilità.

In generale, il Responsabile Qualità ha il compito di coordinare e gestire le attività di gestione della qualità dei processi produttivi, per garantire agli stessi specifici standard. Nel dettaglio svolge attività che interessano l’intero processo produttivo, un’azione ad ampio raggio, di controllo, delicata, impegnativa e di enorme responsabilità. Elabora le misure utili per monitorare il flusso di produzione e per garantire alti standard qualitativi in tutti gli step di lavorazione: dall’inizio delle attività fino alla realizzazione dei prodotti finiti da mettere sul mercato.

Il Responsabile Qualità ha il compito di pianificare le attività di controllo e della gestione dei sistemi documentali delle varie fasi, così da assicurare il rispetto delle norme nazionali e internazionali pertinenti al settore in questione. In tale logica la collaborazione fattiva e continua con i vari responsabili è necessaria e fondamentale. Un’altra essenziale mansione, riconducibile a questa figura professionale, è quella della definizione di un sistema di indicatori per controllare le prestazioni e assicurare livelli di qualità costanti e a lungo termine.

Il Responsabile Qualità raccoglie e mette insieme continuamente informazioni reperite da ogni parte (sistemi di controlli, fornitori, consumatori) per identificare eventuali difetti e sviluppare azioni di miglioramento per contrastare le carenze individuate. Azioni di miglioramento e correttive da intraprendere immediatamente nel caso in cui non vengano raggiunti gli standard di qualità preventivati e, dunque, da mettere in campo per sanare le circostanze di non conformità. Il Responsabile Qualità, inoltre, si relazione con gli ispettori esterni incaricati al controllo dei processi di lavorazione e con altri tecnici specializzati.

Riepilogando, i compiti principali di un Responsabile Qualità potrebbero essere i seguenti:

-stesura e revisione della pianificazione di qualità di un’azienda;

-definizione della documentazione di gestione della qualità (sistema qualità);

-monitoraggio delle procedure aziendali per controllare la corretta applicazione dei protocolli stabiliti;

-verifiche ispettive interne;

-analisi ed elaborazioni delle informazioni per risalire al gradimento dei consumatori;

-valutazione dei fornitori per garantire la conformità con i requisiti tecnici;

-raccolta di informazioni e dati statistici per controllare le prestazioni;

-definizione delle criticità in seguito alla mappatura delle procedure aziendali;

-previsione di misure correttive in caso di necessità;

-sviluppo di nuovi essenziali concetti di qualità: dalla qualità dell’organizzazione aziendale alla qualità del prodotto finale;

-stretta collaborazione con altri responsabili aziendali e periodica informazione ai vertici sull’andamento dei sistemi di gestione della qualità.

Una serie impegnativa di compiti da portare avanti esclusivamente con determinati requisiti, competenze e grande senso di responsabilità. Nessuna professione si può improvvisare dal nulla, tantomeno quella così delicata del Responsabile Qualità. Una volta compresi bene quali sono i compiti e la valenza del ruolo, ora passiamo a vedere di seguito i requisiti e le competenze utili per svolgere questa professione e per la ricerca e selezione del Responsabile Qualità.

Responsabile Qualità: requisiti e competenze

La formazione utile per diventare un Responsabile Qualità cambia a seconda del campo di interesse. A titolo esemplificativo, per ricoprire questo ruolo in un’azienda metalmeccanica sono ovviamente particolarmente indicati profili con competenze tecniche di settore. Per chi ricerca e seleziona un Responsabile Qualità la laurea specialistica è di sicuro un biglietto da visita fondamentale, tuttavia con un’esperienza consolidata nel campo è possibile svolgere questi compiti anche senza il possesso della laurea. Un diploma può anche essere sufficiente se accompagnato da anni di esperienza e una formazione specifica sul campo.

Al di là del titolo di studio, che comunque non è affatto un dettaglio, la frequenza di un corso in Quality Management presso uno dei centri di formazione è molto opportuna per chi vuole intraprendere questo tipo di lavoro. Corsi di formazione specifici sulle tecniche di campionamento, sui sistemi di controllo dei processi, sulla verifica dei materiali non conformi, sulle tecniche per migliore gli standard di qualità, sull’impiego dei programmi gestionali, sulle ispezioni e sulle disposizioni normative in tema di qualità.

Percorsi formativi completi e molto utili per accrescere le nozioni e le competenze e per svolgere delle attività aziendali importanti come quelle riconducibili alla figura professionale del Responsabile Qualità. Un lavoro delicato che non è possibile inventare e svolgere senza soprattutto le conoscenze:

-dei sistemi di gestione della qualità;

-dell’analisi dei processi e delle tecniche di controlli;

-la conoscenza dei requisiti della normativa ISO 9001 riguardo i processi aziendali.

Inoltre, il Responsabile Qualità non può prescindere da buone capacità relazionali, dalle abilità comunicative, da una certa autonomia in fatto di problem solving e da ottime capacità di resistenza allo stress. Un ruolo che prevede infatti oltre che interventi gestionali, di controllo e correttivi anche relazioni e confronti con clienti e fornitori, specie se si lavora in aziende o per aziende di un certo tipo e dimensione.

Responsabile Qualità: sbocchi di lavoro

Gli sbocchi professionali di un Responsabile Qualità sono numerosi e di diversa natura. Inoltre, è possibile diventare Responsabile Qualità dopo aver svolto compiti manageriali in altre aree di un’azienda. I campi di interesse per intraprendere questa carriera professionali sono quindi diversi, è sufficiente dare un’occhiata alle proposte di lavoro.

La ricerca e selezione del Responsabile Qualità interessa, ad esempio, le aziende tessili, di abbigliamento, alimentari, chimiche-farmaceutiche e altri molti settori. Differenti sbocchi di lavoro che offrono la possibilità di una carriera anche in qualità di liberi professionisti come consulenti esterni oppure in qualità di formatori per enti e imprese. Diverse opportunità in vari campi produttivi e in diversi contesti, per un lavoro sì impegnativo ma anche gratificante sotto ogni punto di vista. Tra l’altro, in base alle realtà lavorative, cambiano molto pure le necessità di effettuare delle trasferte per confronti fattivi con fornitori e clienti.

Come detto le opportunità di lavoro non mancano affatto, a patto però di rispondere a precisi requisiti, competenze ed esperienze di settore. Questo perché il ruolo di Responsabile Qualità è particolarmente impegnativo, stressante e dispendioso, dalle sue azioni dipendono molte delle fortune e il futuro di un’azienda. Quest’ultima può infatti diventare e restare competitiva sul mercato per lungo tempo solo commercializzando prodotti finali di alta qualità e gradimento, da questo punto di vista proprio i rigorosi controlli durante tutte le fasi di produzione fanno la sostanziale differenza.

Grosse responsabilità, stress e fatica ma anche ottimi margini di guadagno per una figura professionale di Responsabile Qualità. In effetti trattasi di una professione ben retribuita, particolarmente ricercata e gratificante. Ogni azienda che si rispetti oggi molto difficilmente può rinunciare a un professionista simile, perché proprio la qualità dei prodotti finali incide notevolmente sul business vincente di un’impresa e sulla fiducia o meno dei consumatori.

Per ulteriori informazioni in merito ai nostri servizi è possibile compilare il modulo di richiesta.

Digital Recruiting: cos’è e come funziona

Negli ultimi anni, uno dei termini più gettonati tra chi si occupa di selezione del personale è “digital recruiting”. Ma esattamente cos’è il digital recruitment, e in che modo può aiutare in concreto la tua attività a selezionare personale qualificato? Di seguito trovi le risposte ai principali quesiti sull’argomento.

Cos’è il Digital Recruiting

Il Digital Recruiting consiste nella ricerca e selezione del personale attraverso le tecnologie digitali. In particolare modo, al momento il concetto di “reclutamento digitale” coincide in buona parte con “reclutamento online”, perché il principale motore di questa rivoluzione è la Rete.

Tuttavia, appiattire il concetto di Digital Recruitment a semplice ricerca di personale sul Web risulta estremamente limitante: fra gli strumenti e i canali che il Digital Recruiting include vanno infatti annoverati anche i social network e le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale.

In sostanza, il Digital Recruiting coincide con la ricerca e selezione del personale attraverso tutte le nuove tecnologie digitali, in contrasto con la ricerca del personale “tradizionale”.

Come funziona il Digital Recruiting

Il Digital Recruiting opera su più direttive e canali in parallelo, per consentire alle aziende e alle attività commerciali di trovare personale qualificato. Più che di un semplice strumento, quindi, quando prendiamo in considerazione il concetto di Digital Recruitment stiamo parlando di un’insieme di strategie sinergiche per la ricerca del personale.

I canali del Digital Recruitment

Le tecnologie digitali consentono di estendere la ricerca e selezione del personale attraverso differenti canali, ognuno dei quali ha caratteristiche proprie. Ecco i principali:

  • Motori di ricerca
  • Social Network
  • Post multipli su Job Board

Quali di questi canali conviene utilizzare? Dipende. Dalla tipologia di lavoratore che si sta cercando, ma anche dalle risorse che si è disposti a mettere in campo.

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Motori di ricerca

Oggigiorno, quando qualcuno ha bisogno di qualcosa (pressoché in qualsiasi ambito), comincia di solito la sua ricerca dai motori di ricerca online, e questo vale tanto per un nuovo frigorifero, quanto per un nuovo lavoro. Creando e promuovendo pagine web ad hoc, strutturate in modo da posizionarsi bene all’interno dei risultati di ricerca su Google e affini, le aziende possono intercettare questa domanda di occupazione, andando così a coinvolgere esattamente chi è interessato a un posto di lavoro specifico.

Social Network

I Social Network possono rappresentare degli strumenti molto utili per il Digital Recruiter, perché consentono di raggiungere un gran numero di persone, spesso contando anche sul passaparola dei loro utenti. Tuttavia, per sfruttare appieno il loro potenziale è consigliabile rivolgersi a un professionista che possa scegliere i canali appropriati per una specifica attività, sappia utilizzare nella maniera corretta gli strumenti a disposizione (uno “scivolone” sui social può risultare estremamente negativo in termini di reputazione) e sia in grado di pianificare una strategia sul lungo periodo.

Vuoi approfondire l’argomento? Ti rimandiamo a questo articolo in cui parliamo di Social Recruiting

Post multipli su Job Board

Grazie al Digital Recruiting e alle potenzialità del web, è possibile pubblicare un medesimo annuncio di lavoro contemporaneamente su numerosi portali specializzati nella ricerca di personale qualificato (le cosiddette Job Board), massimizzando così la visibilità dell’offerta di lavoro.

Chi gestisce questi canali?

Attraverso questi canali di Digital Recruiting, è possibile da un lato raggiungere un target molto più ampio che con i canali tradizionali, e dall’altro intercettare un pubblico molto più “profilato”, ovvero definito in maniera specifica in base a determinate caratteristiche di interesse per il datore di lavoro.

Si tratta di un’opportunità unica, che però necessita di una notevole dimestichezza con i sopracitati canali, sia per poterli sfruttare al meglio risparmiando tempo e risorse, sia per conformarsi alle loro dinamiche, evitando spiacevoli errori. Il consiglio, insomma, è quello che abbiamo dato parlando di social network: è sempre preferibile rivolgersi a un professionista del settore.

Una figura professionale come quella del Digital Recruiter (cui abbiamo dedicato uno dei prossimi paragrafi) sarà in grado di guidare un’attività attraverso questi nuovi ambienti digitali e riuscirà a trovare il giusto bilanciamento fra i diversi canali a disposizione.

Gli strumenti del Digital Recruitment

Le nuove tecnologie non mettono a disposizione del Digital Recruiter soltanto dei canali, ma anche degli utilissimi strumenti per la ricerca e la selezione del personale. Vediamo i principali:

  • Database online
  • Tool di automazione
  • Big Data
  • Intelligenza Artificiale

Database online

La digitalizzazione delle HR ha permesso la creazione di ampi database online di CV e di altre informazioni utili alla ricerca del personale, dai quali attingere in maniera rapida per trovare possibili candidati. Grazie al ricorso a particolari filtri, la selezione dei profili da prendere in considerazione si è fatta inoltre sempre più precisa.

Tool di automazione

Lo sviluppo di software sempre più raffinati consente di automatizzare molti dei processi di base della ricerca del personale (come ad esempio la profilazione e selezione iniziale dei possibili candidati), permettendo di risparmiare tempo prezioso e di rendere il Digital Recruitment molto più efficiente rispetto alle tecniche tradizionali.

Big Data

I tool di profilazione consentono di raccogliere in maniera agile quantità di informazioni sul mercato del lavoro e sui potenziali candidati un tempo impensabili. Gestire questa mole di dati con l’aiuto delle tecnologie digitali è diventato fondamentale per il Digital Recruiter.

Intelligenza Artificiale

Negli ultimi anni l’AI sta vivendo uno sviluppo vertiginoso e dagli esiti ancora difficili da prevedere, e nell’immediato futuro questa crescita si tradurrà in una vera e propria rivoluzione, anche nell’ambito delle HR. Ma già nel presente l’Intelligenza Artificiale sta contribuendo a rendere il Digital Recruiting ancora più efficace, aiutando a gestire e processare quantità di dati sempre crescenti.

Qui parliamo in maniera più approfondita di AI e selezione del personale

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Digital Recruiting: vantaggi

Molti dei vantaggi del Digital Recruiting sono già emersi nel trattare i canali e gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie. Di seguito, per chiarezza, elenchiamo comunque quali sono i principali pro.

  • Possibilità di rivolgersi a un pubblico molto più ampio grazie ai nuovi canali come Web e social
  • Possibilità di rivolgersi a un pubblico altamente profilato, su misura per ogni ricerca
  • Maggiore efficienza nel fare incontrare domanda e offerta, rivolgendosi a chi cerca una specifica mansione nel momento preciso in cui la cerca
  • Accesso a grandi quantità di dati sui candidati e sul mercato del lavoro
  • Risparmio di tempo grazie all’automazione di processi di base come lo screening iniziale dei CV
  • Possibilità di misurare con precisione e in tempo reale l’efficacia delle campagne di employment
  • Maggiore efficienza nell’interazione con i candidati

Digital Recruiter: chi è e cosa fa

Chiarito cos’è il Digital Recruiting, possiamo passare a un’altra questione: chi se ne occupa? Le nuove tecnologie hanno reso più semplice per tutti il processo di ricerca e selezione del personale, ma la realtà dei fatti è che soltanto chi è in grado di padroneggiare al meglio le tecniche e gli strumenti del Digital Recruitment è riuscito a compiere un vero e proprio balzo in avanti nell’ambito delle HR.

Si è andata profilando, insomma, la figura del Digital Recruiter, ovvero dell’esperto di HR che può contare su particolari competenze nella gestione delle tecnologie digitali al servizio della selezione del personale.

Qualunque attività, come detto, può avvalersi degli strumenti del Digital Recruiting. Ma se un’impresa volesse sfruttare al massimo il potenziale di queste tecnologie, dovrebbe rivolgersi a un esperto del settore (il sopracitato Digital Recruiter) o a un’agenzia specializzata come Easy Talent.

Digital Recruitment: le regole d’oro

Possiamo ora terminare questa breve rassegna su cosa sia il Digital Recruiting, riassumendo alcune regole utili per sfruttarne al meglio le possibilità.

Continua a imparare

Le tecnologie al servizio del Digital Recruitment sono in costante evoluzione, per cui è fondamentale rimanere aggiornati sulle più recenti novità.

Fai da te… ma fino a un certo punto

A un livello base i canali e gli strumenti digitali sono accessibili a tutti, ma per sfruttarne appieno le potenzialità, come ti abbiamo suggerito sopra la migliore alternativa consiste nel rivolgersi a un professionista.

Alle volte è vero che chi più spende, meno spende

È vero che le tecnologie digitali consentono di abbattere i costi di molte pratiche, ma questo non significa che per ottenere dei buoni risultati non sia necessario investire delle risorse. Diffida delle soluzioni low cost, perché in genere non portano a niente, soprattutto sul lungo periodo.

Diffida di chi promette miracoli

Sì, il Digital Recruiting consente di ricercare e selezionare il personale in maniera molto più rapida ed efficace. Tuttavia, è sempre bene diffidare di chi ti promette risultati miracolosi in poco tempo e magari anche con un investimento contenuto. Rivolgiti sempre a realtà solide e affidabili.

Punta sull’Employer Branding

Le nuove tecnologie ti permettono di rendere la fase di ricerca e selezione un momento utile per fare Employer Branding, migliorando la percezione del tuo brand o della tua attività presso chi ricerca lavoro.

Digital Recruiting: comincia ora!

Adesso che ne sai di più su cos’è il Digital Recruiting e come funziona, puoi cominciare subito a sfruttarne le potenzialità per trovare i lavoratori su misura per la tua attività. Prendi confidenza con i principali canali e strumenti che lo caratterizzano, oppure rivolgiti a Easy Talent per farti affiancare nel tuo processo di selezione di personale qualificato.